expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>
"Se qualche volta scrivo è perché certe cose non vogliono separarsi da me come io non voglio separarmi da loro.
Nell'atto di scriverle esse penetrano in me per sempre
- attraverso la penna e la mano- come per osmosi"
(Cristina Campo, Gli Imperdonabili)

giovedì 16 febbraio 2012

Imparando a vedere nelle notti dell'anima...


Capita di perdersi nelle "notti dell'anima"... ma a volte bisogna scegliere il buio del cambiamento, quando la fiaccola del passato, che ci ostiniamo a tenere in mano, non basta più ad illuminare la nostra vita... i nostri occhi affronteranno la tenebra e impareranno a vedere, a scorgere i contorni di ciò che è sempre stato accanto a noi e del nuovo che incontreremo camminando...


e una poesia di Emily Dickinson ci accompagnerà..



"Ci abituiamo al buio
quando la luce è spenta;
dopo che la vicina ha retto il lume
che è testimone del suo addio,

per un momento ci muoviamo incerti
perché la notte ci rimane nuova,
ma poi la vista si adatta alla tenebra
e affrontiamo la strada a testa alta.

Così avviene con tenebre più vaste-
quelle notti dell'anima
in cui nessuna luna ci fa segno,
nessuna stella interiore si mostra.

Anche il più coraggioso prima brancola
un pò, talvolta urta contro un albero,
ci batte proprio la fronte;
ma, imparando a vedere,

o si altera la tenebra
o in qualche modo si abitua la vista
alla notte profonda,
e la vita cammina quasi dritta"
(da Tutte le poesie, Emily Dickinson, I Meridiani, Mondadori)

Nessun commento:

Posta un commento